Tempo di dichiarazione dei redditi. Tempo di rendicontazione 8×1000. Scelta strategica per chi lavora nel Terzo Settore.
Che cos’è l’8×1000? Si tratta della quota di imposta sui redditi soggetti IRPEF che lo Stato italiano distribuisce, in base alle scelte effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, fra se stesso e le confessioni religiose che hanno stipulato un’intesa. L’8×1000 è stato introdotto dall’art. 47 della legge n.222 il 20 maggio 1985. Tale norma stabilisce gli ambiti nei quali i soggetti beneficiari possono impiegare i fondi ricevuti. Regola inoltre il meccanismo di calcolo di tale quota.
Gran parte dei fondi raccolti dalle differenti confessioni religiose con l’8×1000 viene destinato a iniziative e opere di natura sociale. La rendicontazione dell’8×1000 risulta dunque molto importante ai fini della fidelizzazione e della trasparenza nel rapporto con i nostri donatori. E il Bilancio Sociale, perciò, è ancora una volta lo strumento cardine nella campagna di raccolta fondi e di comunicazione in tempo di per mille. E di dichiarazione dei redditi.
Come usate il nostro 8×1000? Questa la domanda di chi desidera sostenere con la sua firma la nostra causa. Questa dunque la domanda guida da tenere a mente per chi fa raccolta fondi in questo periodo dell’anno. Ben sapendo che la risposta c’è. Ed è il Bilancio sociale. Lo strumento cardine che meglio consente, come sappiamo, la rendicontazione, anche dell’8×1000. Soprattutto in un contesto in cui il non assegnato, a differenza del 5×1000, non resta allo Stato. Bensì va alla Chiesa Cattolica in quanto lo Stato vi ha rinunciato. Tale meccanismo può solo spingere le varie confessioni religiose ad avviare un’azione di sana “concorrenza”.
Il che significa: comunicazione, comunicazione, comunicazione e… rendicontazione!